Un viaggio nel tempo e la sua relatività

Fimomena Auzino

Ex studentessa in Fisica presso l’Università degli studi di Padova
Studentessa in Terapia della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva presso l’Università “Luigi Vanvitelli” di Napoli

Abstract

La scienza, in particolare la fisica da cui parte il nostro ragionamento, non si discosta molto dallo studio della psiche, in tutte le sue sfaccettature. Il fine ultimo della scienza è quello di fornire una singola teoria in grado di descrivere l’intero universo. Il nostro universo è il paziente in espansione, siamo noi stessi. Riflettendo su tutto ciò ci troveremo di fronte ad un’infinità di orologi asincroni. A quale daremo ascolto? E se provassimo ad addentrarci in un universo di cui non possiamo visualizzare un’immagine, in una condizione che non possiamo sperimentare sulla nostra pelle ci troveremo forse smarriti o cercheremo la via d’uscita da questo complesso incastro di esigenze e impossibilità? Ripercorrendo le fasi che accompagnano il bambino nella crescita alla scoperta del proprio universo, progressivamente separato dalla simbiosi con la madre, si analizzano le prime modalità di comunicazione e di come questa possa essere limitata. A completamento di questo viaggio viene presentato infine il caso di una bambina non verbale.

Parole chiave: Universo; Simultaneità; Prima/dopo; Comunicazione; Bambino.

Auzino F: Un viaggio nel tempo e la sua relatività. In: Telos, no 2, pp. 83-96, 2022, ISBN: 9788894707816. (Tipo: Journal Article | Abstract | Links)

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