Un viaggio nel tempo e la sua relatività
- Telos Telos 2/2022
Filomena Auzino
- 14 Gennaio 2023
Fimomena Auzino
Ex studentessa in Fisica presso l’Università degli studi di Padova
Studentessa in Terapia della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva presso l’Università “Luigi Vanvitelli” di Napoli
Abstract
La scienza, in particolare la fisica da cui parte il nostro ragionamento, non si discosta molto dallo studio della psiche, in tutte le sue sfaccettature. Il fine ultimo della scienza è quello di fornire una singola teoria in grado di descrivere l’intero universo. Il nostro universo è il paziente in espansione, siamo noi stessi. Riflettendo su tutto ciò ci troveremo di fronte ad un’infinità di orologi asincroni. A quale daremo ascolto? E se provassimo ad addentrarci in un universo di cui non possiamo visualizzare un’immagine, in una condizione che non possiamo sperimentare sulla nostra pelle ci troveremo forse smarriti o cercheremo la via d’uscita da questo complesso incastro di esigenze e impossibilità? Ripercorrendo le fasi che accompagnano il bambino nella crescita alla scoperta del proprio universo, progressivamente separato dalla simbiosi con la madre, si analizzano le prime modalità di comunicazione e di come questa possa essere limitata. A completamento di questo viaggio viene presentato infine il caso di una bambina non verbale.
Parole chiave: Universo; Simultaneità; Prima/dopo; Comunicazione; Bambino.
Auzino F: Un viaggio nel tempo e la sua relatività. In: Telos, no 2, pp. 83-96, 2022, ISBN: 9788894707816. (Tipo: Journal Article | Abstract | Links)@article{nokey, Lo scritto si sviluppa in quattro paragrafi su tempo e desiderio, tempo e fantasia, tempo e trauma, tempo e contemporaneità. Sono presentati qui alcuni brani scelti da scritti di quattro Autori: il primo di Sigmund Freud il fondatore della psicoanalisi, il secondo di Charles Hanley che critica e amplia il concetto freudiano, il terzo di Laura Salisbury affronta la questione del trauma e della trasformazione della percezione e del concetto di tempo attraverso il vertice di osservazione della Seconda guerra mondiale e si conclude con le riflessioni di Giuseppe Civitarese che focalizza il tema del tempo in Wilfred Bion. Ci è sembrato importante affrontare sia la questione del tempo nella guerra per dare voce e uno strumento interpretativo a dinamiche individuali e collettive che gli echi di guerre attuali, provocano a livello inconscio, relazionale e sociale. |
Autore
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Studentessa in Terapia della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva presso l’Università “Luigi Vanvitelli” | e-mail: filomena.auzino@gmail.com