Spiacente nessuna pubblicazione corrispondente ai criteri di ricerca
—
Spiacente nessuna pubblicazione corrispondente ai criteri di ricerca
—
Del Buono G: Diagnosi differenziale tra disturbo bipolare e disturbo borderline di personalità. In: Telos, no 1, 2022, ISBN: 9788894707809. (Tipo: Journal Article | Abstract | Links: )@article{nokey, La diagnosi differenziale tra il disturbo bipolare la personalità borderline risulta controversa. Entrambi le condizioni manifestano sovrapposizioni di alcuni sintomi come comportamenti impulsivi, instabilità affettiva e rabbia e rabbia inappropriata. Nella letteratura recente, sono stati identificati tre approcci diversi per differenziare le diagnosi delle due condizioni cliniche. Il primo approccio valuta l’efficienza diagnostica dei criteri del DSM riguardo al disturbo borderline. La instabilità affettiva, il criterio maggiormente presente in un campione di border, e con la maggiore sensitività, era quello meno discriminante nel differenziare dai bipolari, avendo la più bassa specificità. La paura di essere abbandonato e il disturbo dell’identità offrivano un’alta specificità per una diagnosi di BPD, e venivano identificati come parte integrali del costrutto del borderline, essendo presente nella stragrande maggioranza dei pazienti. Il secondo approccio prende in considerazione gli usuali parametri clinici (storia familiare, età di esordio, etc). Sebbene, siano state ipotizzate una serie di differenze riguardo alcuni elementi, pochi rivestono un valore significativo. Attualmente le distinzioni fenomenologiche appaiono la componente che maggiormente evidenzia le differenze e riguarda le caratteristiche della depressione (se melanconica o di tiporeattivo), e le differenti modalità di esordio e decorso dei 2 disturbi. Il terzo approccio è andato a considerare le scale psicometriche: la MDQ elaborata per la valutazione dei disturbi bipolari e la MSI per la valutazione dei pazienti borderline. Alcuni items di queste due scale appaiono essere presenti in tutte e due le popolazioni. Altri items delle scale sono più specifici possono quindi aiutare a distinguere le due condizioni il bipolare dal borderline: le manifestazioni cliniche dell’umore prese dall’MDQ possono essere di ausilio nella differenziazione tra le due condizioni. In alcuni studi solo tre items dello MDQ (l’umore elevato l’iperattività ed il decorso episodico del disturbo) distinguevano la malattia bipolare dal disturbo borderline di personalità. |
[publications auth={all} subj={all} prep={all}]
2022
G, Del Buono: Diagnosi differenziale tra disturbo bipolare e disturbo borderline di personalità. In: Telos, no 1, 2022, ISBN: 9788894707809. (Tipo: Journal Article | Abstract | Links | BibTeX) @article{nokey,
title = {Diagnosi differenziale tra disturbo bipolare e disturbo borderline di personalità},
author = {Del Buono G},
editor = {Aldi G and Franza F},
url = {http://www.rivistatelos.it/articoli-che-brutto-carattere-comprendere-i-disturbi-di-personalita/},
isbn = {9788894707809},
year = {2022},
date = {2022-07-11},
urldate = {2022-07-11},
journal = {Telos},
number = {1},
abstract = {La diagnosi differenziale tra il disturbo bipolare la personalità borderline risulta controversa. Entrambi le condizioni manifestano sovrapposizioni di alcuni sintomi come comportamenti impulsivi, instabilità affettiva e rabbia e rabbia inappropriata. Nella letteratura recente, sono stati identificati tre approcci diversi per differenziare le diagnosi delle due condizioni cliniche.
Il primo approccio valuta l’efficienza diagnostica dei criteri del DSM riguardo al disturbo borderline. La instabilità affettiva, il criterio maggiormente presente in un campione di border, e con la maggiore sensitività, era quello meno discriminante nel differenziare dai bipolari, avendo la più bassa specificità. La paura di essere abbandonato e il disturbo dell’identità offrivano un’alta specificità per una diagnosi di BPD, e venivano identificati come parte integrali del costrutto del borderline, essendo presente nella stragrande maggioranza dei pazienti.
Il secondo approccio prende in considerazione gli usuali parametri clinici (storia familiare, età di esordio, etc). Sebbene, siano state ipotizzate una serie di differenze riguardo alcuni elementi, pochi rivestono un valore significativo. Attualmente le distinzioni fenomenologiche appaiono la componente che maggiormente evidenzia le differenze e riguarda le caratteristiche della depressione (se melanconica o di tiporeattivo), e le differenti modalità di esordio e decorso dei 2 disturbi.
Il terzo approccio è andato a considerare le scale psicometriche: la MDQ elaborata per la valutazione dei disturbi bipolari e la MSI per la valutazione dei pazienti borderline. Alcuni items di queste due scale appaiono essere presenti in tutte e due le popolazioni. Altri items delle scale sono più specifici possono quindi aiutare a distinguere le due condizioni il bipolare dal borderline: le manifestazioni cliniche dell’umore prese dall’MDQ possono essere di ausilio nella differenziazione tra le due condizioni. In alcuni studi solo tre items dello MDQ (l’umore elevato l’iperattività ed il decorso episodico del disturbo) distinguevano la malattia bipolare dal disturbo borderline di personalità.},
keywords = {},
pubstate = {published},
tppubtype = {article}
}
La diagnosi differenziale tra il disturbo bipolare la personalità borderline risulta controversa. Entrambi le condizioni manifestano sovrapposizioni di alcuni sintomi come comportamenti impulsivi, instabilità affettiva e rabbia e rabbia inappropriata. Nella letteratura recente, sono stati identificati tre approcci diversi per differenziare le diagnosi delle due condizioni cliniche.
Il primo approccio valuta l’efficienza diagnostica dei criteri del DSM riguardo al disturbo borderline. La instabilità affettiva, il criterio maggiormente presente in un campione di border, e con la maggiore sensitività, era quello meno discriminante nel differenziare dai bipolari, avendo la più bassa specificità. La paura di essere abbandonato e il disturbo dell’identità offrivano un’alta specificità per una diagnosi di BPD, e venivano identificati come parte integrali del costrutto del borderline, essendo presente nella stragrande maggioranza dei pazienti.
Il secondo approccio prende in considerazione gli usuali parametri clinici (storia familiare, età di esordio, etc). Sebbene, siano state ipotizzate una serie di differenze riguardo alcuni elementi, pochi rivestono un valore significativo. Attualmente le distinzioni fenomenologiche appaiono la componente che maggiormente evidenzia le differenze e riguarda le caratteristiche della depressione (se melanconica o di tiporeattivo), e le differenti modalità di esordio e decorso dei 2 disturbi.
Il terzo approccio è andato a considerare le scale psicometriche: la MDQ elaborata per la valutazione dei disturbi bipolari e la MSI per la valutazione dei pazienti borderline. Alcuni items di queste due scale appaiono essere presenti in tutte e due le popolazioni. Altri items delle scale sono più specifici possono quindi aiutare a distinguere le due condizioni il bipolare dal borderline: le manifestazioni cliniche dell’umore prese dall’MDQ possono essere di ausilio nella differenziazione tra le due condizioni. In alcuni studi solo tre items dello MDQ (l’umore elevato l’iperattività ed il decorso episodico del disturbo) distinguevano la malattia bipolare dal disturbo borderline di personalità.2022
G, Del Buono
Diagnosi differenziale tra disturbo bipolare e disturbo borderline di personalità Journal Article
In: Telos, no 1, 2022, ISBN: 9788894707809.
Abstract | Links | BibTeX | Tag: Diagnosi differenziale, Disturbo bipolare, Disturbo borderline di personalità, Scale di screening
@article{nokey,
title = {Diagnosi differenziale tra disturbo bipolare e disturbo borderline di personalità},
author = {Del Buono G},
editor = {Aldi G and Franza F},
url = {http://www.rivistatelos.it/articoli-che-brutto-carattere-comprendere-i-disturbi-di-personalita/},
isbn = {9788894707809},
year = {2022},
date = {2022-07-11},
urldate = {2022-07-11},
journal = {Telos},
number = {1},
abstract = {La diagnosi differenziale tra il disturbo bipolare la personalità borderline risulta controversa. Entrambi le condizioni manifestano sovrapposizioni di alcuni sintomi come comportamenti impulsivi, instabilità affettiva e rabbia e rabbia inappropriata. Nella letteratura recente, sono stati identificati tre approcci diversi per differenziare le diagnosi delle due condizioni cliniche.
Il primo approccio valuta l’efficienza diagnostica dei criteri del DSM riguardo al disturbo borderline. La instabilità affettiva, il criterio maggiormente presente in un campione di border, e con la maggiore sensitività, era quello meno discriminante nel differenziare dai bipolari, avendo la più bassa specificità. La paura di essere abbandonato e il disturbo dell’identità offrivano un’alta specificità per una diagnosi di BPD, e venivano identificati come parte integrali del costrutto del borderline, essendo presente nella stragrande maggioranza dei pazienti.
Il secondo approccio prende in considerazione gli usuali parametri clinici (storia familiare, età di esordio, etc). Sebbene, siano state ipotizzate una serie di differenze riguardo alcuni elementi, pochi rivestono un valore significativo. Attualmente le distinzioni fenomenologiche appaiono la componente che maggiormente evidenzia le differenze e riguarda le caratteristiche della depressione (se melanconica o di tiporeattivo), e le differenti modalità di esordio e decorso dei 2 disturbi.
Il terzo approccio è andato a considerare le scale psicometriche: la MDQ elaborata per la valutazione dei disturbi bipolari e la MSI per la valutazione dei pazienti borderline. Alcuni items di queste due scale appaiono essere presenti in tutte e due le popolazioni. Altri items delle scale sono più specifici possono quindi aiutare a distinguere le due condizioni il bipolare dal borderline: le manifestazioni cliniche dell’umore prese dall’MDQ possono essere di ausilio nella differenziazione tra le due condizioni. In alcuni studi solo tre items dello MDQ (l’umore elevato l’iperattività ed il decorso episodico del disturbo) distinguevano la malattia bipolare dal disturbo borderline di personalità.},
keywords = {Diagnosi differenziale, Disturbo bipolare, Disturbo borderline di personalità, Scale di screening},
pubstate = {published},
tppubtype = {article}
}
La diagnosi differenziale tra il disturbo bipolare la personalità borderline risulta controversa. Entrambi le condizioni manifestano sovrapposizioni di alcuni sintomi come comportamenti impulsivi, instabilità affettiva e rabbia e rabbia inappropriata. Nella letteratura recente, sono stati identificati tre approcci diversi per differenziare le diagnosi delle due condizioni cliniche.
Il primo approccio valuta l’efficienza diagnostica dei criteri del DSM riguardo al disturbo borderline. La instabilità affettiva, il criterio maggiormente presente in un campione di border, e con la maggiore sensitività, era quello meno discriminante nel differenziare dai bipolari, avendo la più bassa specificità. La paura di essere abbandonato e il disturbo dell’identità offrivano un’alta specificità per una diagnosi di BPD, e venivano identificati come parte integrali del costrutto del borderline, essendo presente nella stragrande maggioranza dei pazienti.
Il secondo approccio prende in considerazione gli usuali parametri clinici (storia familiare, età di esordio, etc). Sebbene, siano state ipotizzate una serie di differenze riguardo alcuni elementi, pochi rivestono un valore significativo. Attualmente le distinzioni fenomenologiche appaiono la componente che maggiormente evidenzia le differenze e riguarda le caratteristiche della depressione (se melanconica o di tiporeattivo), e le differenti modalità di esordio e decorso dei 2 disturbi.
Il terzo approccio è andato a considerare le scale psicometriche: la MDQ elaborata per la valutazione dei disturbi bipolari e la MSI per la valutazione dei pazienti borderline. Alcuni items di queste due scale appaiono essere presenti in tutte e due le popolazioni. Altri items delle scale sono più specifici possono quindi aiutare a distinguere le due condizioni il bipolare dal borderline: le manifestazioni cliniche dell’umore prese dall’MDQ possono essere di ausilio nella differenziazione tra le due condizioni. In alcuni studi solo tre items dello MDQ (l’umore elevato l’iperattività ed il decorso episodico del disturbo) distinguevano la malattia bipolare dal disturbo borderline di personalità.